11 Apr 2022

Non possiamo fermare la guerra da soli, ma possiamo provare a rendere il mondo migliore

Non possiamo fermare la guerra da soli, ma possiamo provare a rendere il mondo migliore: MdN versa la propria goccia di vita per provare a far germogliare, anche nell’ingiusto e irragionevole deserto di guerra, l’oasi della vita e della pace.

Dal 20 marzo abbiamo, perciò, aperto le nostre porte agli amici ucraini, 20 ragazzi che condividono con noi la vita scolastica a 360 gradi: sono stati attivati corsi di alfabetizzazione, dalla primaria al liceo, con il prezioso aiuto di mediatrici culturali che affiancano i nostri volenterosi docenti.

I ragazzi ucraini, divisi in piccoli gruppi per poter lavorare in maniera più precisa e personalizzata, si sono lanciati anima e corpo in questo progetto e i primi risultati già si vedono: con entusiasmo e voglia di mettersi in gioco, seguiti con dedizione dai nostri docenti, stanno muovendo i primi piccoli passi su questo grande sentiero di accoglienza.

Come si può accogliere?

Abbracciando “l’altro” con le parole e con l’universale linguaggio del cuore: i nostri studenti, superando il muro dell’imbarazzo e delle difficoltà di comunicazione, hanno accolto con grande spirito di collaborazione e di umiltà i loro coetanei costretti a lasciare le proprie case.

I nostri studenti sono, infatti, grati per la profonda esperienza che permette loro di vedere i reali effetti di una tragica realtà che ci induce a ritornare ad apprezzare ancor di più le nostre fortunate realtà quotidiane.

Perché in fondo nel deserto, anche in quello più arido, può avvenire il
miracolo: un’oasi di pace innaffiata dall’amore e dall’accoglienza.