15 Mar 2022

“Ave crux, spes unica”, che ci fai sentire il rumore del bene di Dio

Mercoledì 2 marzo è iniziata la Quaresima. Con il tradizionale gesto dell’imposizione delle ceneri, quest’anno abbiamo voluto rispondere all’accorato appello di Papa Francesco che chiede a tutto il mondo una preghiera per la pace.

Ave crux, spes unica”. Il titolo del nostro percorso è tratto da un antichissimo inno alla croce che si canta la Domenica delle Palme e il Venerdì Santo. La croce è il riassunto della vita di Gesù, una vita totalmente impregnata di dono. Cosa ci dona, Dio? Il suo desiderio grande di salvezza, uno sguardo buono verso tutti, anche verso i peggiori tra i cuori umani.

Buono. Tenace. Inesorabile. Che non fa nessun rumore.

Il male fa rumore (gli scoppi, le esplosioni, fuori e dentro il cuore delle persone), mentre invece il bene cresce in silenzio.

La nostra preghiera per la pace assume allora due direzioni: per chi del male è vittima e per chi del male è artefice (diventandone comunque un’altra vittima). Perché anche chi ha il cuore pieno del rumore del male, possa fermarsi e almeno un pochino accorgersi di quello sguardo tenacemente presente.

E la cenere? La cenere è leggera, impalpabile e non ti accorgi nemmeno di quando te la mettono in testa. Silenziosa come il bene. Chiediamo anche per noi che quel bene silenzioso e forte riempia i nostri pensieri, le nostre azioni, le nostre scelte.

Nelle cinque tappe di Quaresima, che si concluderanno con la Via Crucis del Mercoledì Santo, cercheremo di capire quali sono le caratteristiche di questo bene e come possiamo renderlo nostro.

Ave crux, spes unica”, che ci fai sentire il rumore del bene di Dio.